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Omaggio a Loris Fortuna il 3 dicembre. Un incontro ne ricorda il percorso intellettuale e politico, determinante per la politica statale e regionale

28 Novembre 2025

Appuntamento mercoledì 3 dicembre a Udine

Nel 40° anniversario dalla scomparsa di Loris Fortuna, un appuntamento, organizzato dal Gruppo consiliare regionale del Patto per l’Autonomia – Civica FVG, ne ricorderà la persona, l’attività, il ruolo nella storia contemporanea del Friuli e nel panorama politico e sociale italiano. L’incontro “Loris Fortuna. Un patrimonio per il Friuli” si terrà mercoledì 3 dicembre, alle ore 17.30, nella Sala Pasolini della sede della Regione a Udine, in via Sabbadini 31. L’iniziativa prende atto dell’attuale lacuna storiografica e nella memoria pubblica rispetto all’attività di Fortuna, nonostante la rilevanza che le sue battaglie ebbero nella storia politica e socio-culturale dell’Italia repubblicana.

L’incontro sarà aperto dai saluti di Federico Pirone, componente del consiglio direttivo del Patto per l’Autonomia, e di Stefano Nazzi, segretario provinciale del Partito Socialista Italiano. Interverranno Michele Mioni, ricercatore dell’Università Cà Foscari di Venezia, e Roberta Nunin, professoressa ordinaria di Diritto del lavoro dell’Università di Trieste e presidente della Commissione Pari Opportunità del Comune di Udine. Le conclusioni saranno affidate a Massimo Moretuzzo, presidente del Gruppo consiliare regionale Patto per l’Autonomia – Civica FVG.

«Sebbene Fortuna sia giustamente noto anzitutto per le tematiche dei diritti civili e della laicità, che ne fanno probabilmente il parlamentare friulano più conosciuto e rilevante in assoluto, la sua figura fu importante anche per la politica regionale – spiega Pirone –. Partigiano e deportato durante la guerra, nel dopoguerra partecipò a momenti significativi e determinanti che segnarono la politica e la società friulana: dalla difesa dei braccianti delle lotte del Cormôr alle questioni della definizione dello Statuto speciale e degli obiettivi assegnati alla nascente Regione, dalla programmazione economica alla tutela delle minoranze, per seguirne poi l’attività contribuendo all’idea di una “regione-ponte” con l’Est e la Mitteleuropa, e poi nel grande impegno della ricostruzione post sisma. La carenza di lavori storico-biografici, di un archivio documentario e di un dibattito pubblico su Fortuna, complice la fine della cosiddetta Prima Repubblica, impongono di ricordarne il percorso intellettuale e politico, riferimento ed esempio per gli impegni culturali e politici del domani, e di riconoscere il posto che merita tra coloro che hanno costruito, con visione e coraggio, il Friuli di oggi».