Parapetto crollato per mancata manutenzione. Massolino: «Assurdo rimpallo tra Comune e Regione: la città resta ferma mentre si inseguono opere fantasmagoriche»
«Quanto accaduto in via di Campanelle è l’ennesima dimostrazione di un sistema che non funziona: un parapetto che cede, una strada chiusa, autobus deviati, famiglie e studenti bloccati. E tutto questo non a causa di un evento eccezionale, ma perché per anni non si è fatta nemmeno la manutenzione ordinaria».
Queste le parole della consigliera regionale Giulia Massolino (Patto per l’Autonomia - Civica FVG) dopo il blocco totale del ponticello ferroviario all’altezza del civico 138 di via di Campanelle a Trieste.
«La cosa più grave — prosegue Massolino — è leggere sui giornali che il problema era noto, evidenziato da tempo, ma ostaggio di un rimpallo di competenze tra Comune e Regione che ha paralizzato ogni intervento. La politica non può nascondersi dietro i cavilli mentre le infrastrutture si degradano e i cittadini subiscono le conseguenze. È surreale: viviamo in una città in cui si bloccano opere pubbliche per progettare opere fantasmagoriche, costosissime e controverse, come la famigerata ovovia, ma poi non si riesce a garantire la cosa più basilare: far stare in piedi un parapetto. È il simbolo di una gestione che punta agli effetti speciali mentre trascura ciò che serve davvero».
Massolino annuncia un’interrogazione alla Giunta regionale: «Chiederò conto delle responsabilità, delle mancate manutenzioni e delle tempistiche di ripristino. È necessario capire chi doveva intervenire, perché non l’ha fatto e come si intende evitare che un simile rimpallo si ripeta. Le cittadine e i cittadini di Trieste non meritano di essere ostaggi della burocrazia. Serve serietà, trasparenza e manutenzione quotidiana, non grandi opere di propaganda».